Martedì 13 febbraio 2024, presso la CEOforLIFE Club House di Roma, in Piazza di Monte Citorio 116, si è tenuto l’Opening Meeting della Procurement SDGs Community. In questo incontro, incentrato sul tema della “Sustainable supply chain”, i partecipanti sono stati chiamati a settare i primi obiettivi che la Community vuole portare avanti durante tutto il suo percorso.
A dare il benvenuto è stato Marco Gallo, Managing Director, SDGs Leaders: “Abbiamo creato una roadmap con tematiche sul procurement che possono essere funzionali alla Community, ma lavoreremo sempre ascoltando i vostri need”.
L’analisi di contesto, invece, è stata affidata alle parole di Elisabetta Cammarota di ASviS: “Abbiamo spinto molto affinché venisse inserito il termine futuro nella nostra Costituzione e così è stato. Noi, come ASviS, nasciamo con l’obiettivo di diffondere il verbo dell’Agenda 2030, che comprende tematiche ambietali e sociali, esattamente come quelle che fanno parte della supply chain”.
A seguire, è iniziata la Round Table “Le imprese a confronto”, introdotta e moderata da Cesare Guarini, Community Director: “Noto che nelle sfide siamo tutti allineati e questa è un’ottima base. Dobbiamo ricordarci che per diventare leader dobbiamo tener conto della sostenibilità: la collaborazione è l’unica via”.
Guido Amendola, Snam: “Il piano strategico 2023-2027 dimostra l’impegno di Snam per favorire la transizione sostenibile e prevede 11,5 miliardi di euro di investimenti totali (+ 15% vs piano 22-26), destinati allo sviluppo sostenibile delle infrastrutture ed ai business della transizione energetica”.
Fabrizio Doria, BWH Hotels Italia e Malta: “Una delle nostre sfide nel procurement è fare cultura su questa tematica e non limitarci ad offrire le condizioni commerciali dei nostri fornitori partner, puntiamo sulla formazione e informazione con il supporto essenziale dei fornitori stessi”
Orazio Di Pietro, Fincantieri: “Il ruolo del Procurement e l’approccio complessivo dell’intera organizzazione aziendale si sono sicuramenti evoluti nel tempo con una crescente presa di consapevolezza e coscienza nei confronti della sostenibilità, fino a considerarla parte integrante e fondamentale delle proprie strategie di business”.
Errico Giallonardo, Cassa Depositi e Prestiti: “Per essere sostenibili, le aziende devono sempre più guardare all’intera catena del valore. Dal 2022 Cassa Depositi e Prestiti ha iniziato un percorso di procurement sostenibile, introducendo target su fornitori in possesso di certificazioni ambientali e sociali, sperimentando criteri di premialità nelle gare sia sul fronte ambientale che su quello della diversità e inclusione, e pubblicando lo scorso anno la nuova Policy di Responsible Procurement e il Codice di Condotta dei Fornitori. La sfida adesso è lavorare insieme ai nostri fornitori per accompagnarli nella transizione ESG, facendo leva in particolare sulle competenze e sinergie derivanti dal nostro Gruppo”.
Ida D’Amora, SACE: “La sostenibilità è al centro della strategia del nostro piano industriale. Il Procurement di SACE ha l’ambizione di posizionarsi come un ESG key enabler con l’obiettivo di accelerare la transizione ESG delle aziende italiane facendo leva sull’approvvigionamento sostenibile e incoraggiando i fornitori diretti e indiretti ad adottare pratiche sostenibili.”
Andrea Di Maurizio, Autostrade per l’Italia: “Il nostro piano industriale ci impone la responsabilità di costruire infrastrutture sicure e sostenibili. Abbiamo messo in piedi un ecosistema di società che collaborano al raggiungimento di questi obiettivi”.
Giuseppe Di Gregorio, Sport e Salute: “Stiamo lavorando alla riqualificazione del centro sportivo di Caivano, attraverso una serie di interventi finalizzati a costruire un modello di comunità in cui lo sport – oltre che un Diritto – è uno strumento che abbatte le barriere sociali, culturali, relazionali, riduce le disuguaglianze e crea opportunità di futuro, in particolare per le giovani generazioni”.
Terminata la Round Table, i partecipanti si sono divisi in gruppi ed hanno lavorato attivamente all’analisi della tematica dell’incontro, proponendo spunti, soluzioni e insight così riassunti.
Cesare Guarini, Community Director: “Anche aziende piccole e medie devono mettersi nell’ottica che la sostenibilità diventa la loro licenza di operare”.
Luigi Badaloni, Emiliano Finocchi, LUISS Business School: “Le aziende che erano al tavolo di lavoro hanno coscienza di come sta andando il mondo e sono usciti spunti interessanti, tra cui la necessità della creazione di una community su tutto il procurement”.
Non è facile andare a trovare dei criteri comuni, ma ci siamo soffermati sulla parte di ricerca dei fornitori e siamo andati a convergere sul fatto che tutti devono essere allineati ad un modo di lavoro aderente ad un contesto di sostenibilità. Tra gli altri punti toccati, il lavoro sulla filiera e il tema della cultura relazionale”.
La Procurement SDGs Community si incontrerà nuovamente il prossimo 4 aprile, con il primo meeting dell’anno via web.