Lunedì 22 gennaio 2024 si è aperta l’annualità di SDGs Leaders con l’Opening Meeting HR Director SDGs Community, svoltosi presso la CEOforLIFE Club House in Piazza Montecitorio 116, a Roma. L’incontro, volto alla sensibilizzazione interna e il re-skilling in chiave sostenibilità – seguendo la linea del Manifesto degli obiettivi di questa community -, è stato intitolato “Le nuove competenze per un mindset green e sostenibile”.
Ad aprire l’evento è stato Marco Gallo, SDGs Leaders: “Siamo nel percorso dove la sostenibilità è stata rappresentata da tantissime aziende e declinata in diverse modalità. Oggi vogliamo fare una sintesi. Lavoreremo su obiettivi che hanno voluto richiamare al pragmatismo”.
Paolo Longhi, Sustainable Mentor: “Per essere SDGs leader come cambia la leadership? Ci siamo dati una parola chiave, il Give Back: le nostre competenze si dovranno arricchire di una serie di abilità nuove che provengono da questo nuovo stimolo, che allena la capacità di saper far fare, farsi seguire”.
Analisi di contesto a cura di Cristiana Fioravanti, ASviS: “La sostenibilità è un problema di giustizia intergenerazionale, di futuro. Spesso viene definita solo come verde o ambientale. Lo è sicuramente, ma la sostenibilità è anche economica, sociale e istituzionale”.
A questo punto, si è aperta la Round Table, dove è avvenuto il confronto tra le imprese.
Antonella Gandolfi, Confindustria: “Non siamo arrivati al traguardo ma il sistema delle imprese sta facendo tanto. Come Confindustria supportiamo imprenditori e manager nel portare all’interno delle aziende processi di innovazione in grado di migliorare dal punto di vista delle competenze e delle capacità produttive”.
Laura Nocerino, Ericsson: “Noi Direttori HR siamo facilitatori di un programma più ampio che è un tema di business e lavoriamo per poterlo rendere più sostenibile”.
Tiziana Mennuti, RDS: “In RDS da tempo lavoriamo sulla sostenibilità. Dopo anni di bellissime iniziative spot, nel 2024 adotteremo un approccio sistemico: welfare, formazione e diffusione della cultura della sostenibilità”.
Giovanni Airoldi, Gori: “Occupandoci della risorsa idrica. Il nostro mestiere, quindi, è sostenibile per definizione ed è anche una grande responsabilità: ogni nostra azione genera un impatto positivo sul territorio”.
Laura Bruno, Sanofi: “Lavorando sul tema delle salute, il nostro purpose è migliorare la vita delle persone. Con il progetto Planet Care ci occupiamo del nostro impatto ambientale e abbiamo lanciato tantissime iniziative di volontariato per coinvolgere i dipendenti”
Gianfranco Chimirri, SACE: “In SACE non lavoriamo con clienti che non siano nel settore delle energie rinnovabili o se sono nei settori tradizionali e non hanno una affidabile e certificata strategia di face out”.
Fabiana Marchese, ConTe.it: “Tutto ciò che ha un impatto positivo sulla sostenibilità, in ConTe.it ha una corsia preferenziale. La nostra realtà impatta in maniera limitata sull’ambiente, lavoriamo in ottica charity e sull’attrazione dei talenti”.
Le seguenti attività svolte dai gruppi di lavoro, sono state commentate da:
Prof. Luiss LauraI: “Siamo partiti dalla dimensione della solitudine dell’HR e abbiamo riflettuto su che cosa sia necessario mettere in atto per poter essere i promotori dello sviluppo della cultura sostenibile. Un tema etico che ci sta a cuore, per il futuro di tutti noi”.
Riccardo Meloni, Direttore Risorse Umane e Organizzazione Sport e Salute: “Tutti abbiamo convenuto che la sfida è far lavorare tutte e quattro le generazioni insieme”.
Prof. Maglione: “Abbiamo elencato 17 punti, un elenco di problemi tecnici, reali, che possono essere sottoposti a proposte come gruppo d’opinione al legislatore o al normatore per cercare di cambiare l’indirizzo. La prossima volta parleremo delle soluzioni proposte da tutti noi colleghi”.