SUSTAINABILITY SDGS COMMUNITY | MIDDLE TERM ROUND TABLE | GLI HIGHLIGHTS DELL’INCONTRO

Nuovo appuntamento per la Sustainability SDGs Community promossa da SDGs Leaders che, lo scorso 10 aprile, si è incontrata per il terzo appuntamento del percorso annuale. Sede della Middle Term Round Table è stata la splendida Fonderia Napoleonica Eugenia a Milano, che ha ospitato l’incontro incentrato su SINERGIE STRATEGICHE: UN APPROCCIO INTEGRATO PER KPI E CERTIFICAZIONI.

A prendere la parola per prima per i saluti di benvenuto è stata Erica Turchetti, CEO e Founder di Cofoundry, che ha ospitato l’incontro: “Benvenuti in Cofoundry, un posto dove creiamo condivisione e in cui lavorare e progettare insieme”.

A guidare la tappa Middle Term Round Table, come sempre il Managing Director di SDGs Leaders, Marco Gallo: “In ogni appuntamento tocchiamo un topic diverso e cerchiamo di avvicinarci ai vostri need. Questo ci mette nella condizione di capire, ad oggi, dove siamo arrivati con il lavoro che stiamo portando avanti”.

Terminata la parte introduttiva, la parola è poi passata a Fulvio Rossi, presente sul palco in rappresentanza di ASvIS in questa tappa del percorso della Community: “Il primo spunto è quello dei temi finanziari e non finanziari. C’è una tendenza di fondo in questo momento che è quella di cercare di far diventare i KPI di sostenibilità il più possibile simili e ugualmente attendibili rispetto a quelli finanziari”.

Antonella Sciara, Giuffrè Editore: “Aiutiamo le aziende a realizzare e prendere coscienza dei processi e delle norme a monte che vanno a gestire e influenzare i processi che portano alle certificazioni di sostenibilità”.

Terminati gli speech inziali, l’incontro è poi entrato nel vivo con la Round Table “Le imprese a confronto”, in cui i direttori intervistati hanno potuto raccontare le sfide del proprio ruolo e le strategie di sostenibilità portate avanti. A moderare la discussione, il Community Director Livio Livi: “Viviamo in un mondo che è caratterizzato da due trasformazioni fondamentali: la sostenibilità e la transizione digitale. Le aziende che lo hanno capito si muovono in questa direzione: il KPI e l’informazione servono a tracciare la propria aderenza a questo contesto”.

Chiara Locati, De Nora: “De Nora mi dà la possibilità di lavorare all’interno del gruppo per portare avanti il percorso concreto di sostenibilità della società. Abbiamo approvato la nostra strategia di sostenibilità a dicembre del 2023 con una serie di iniziative e KPI misurabili molto specifici”.

Matteo Colle, Gruppo CAP: “La sostenibilità in una utility coincide con la strategia industriale. In Gruppo CAP abbiamo approvato nel 2019 il primo piano di sostenibilità che coincideva con il piano industriale dell’azienda perché è evidente che nel momento in cui tu immagini un processo come quello del portare l’acqua nelle case dei cittadini, ciò significa investire essenzialmente in infrastrutture e in tecnologie”.

Nicolas Marchi, Prometeon Tyre Group: “Sicuramente per noi la sostenibilità è diventata sempre più importante a livello strategico ed è un qualcosa di richiesto dai diversi stakeholder, quindi non soltanto dal nostro azionista principale, ma anche dai clienti. Inoltre, noi ci rivolgiamo anche ai fornitori lungo tutta la catena di valore e chiediamo loro di impegnarsi sempre di più su queste tematiche”.

Luciano Pirovano, Bolton Food: “Ci vogliamo porre veramente come una “Best company for the world” perché vogliamo essere un po’ faro nel nostro settore e vogliamo dare l’esempio per come si si debba affrontare la sostenibilità in una filiera così complessa”.

Claudia Agosta, Bauli: “Negli ultimi quindici mesi si è avviato un processo di crescita e di sviluppo a livello internazionale con un cambio radicale del nostro top management. In questi contesti di una ridefinizione e rifocalizzazione, la dichiarazione di essere azienda sostenibile è entrata direttamente negli obiettivi strategici”.

Terminata la Round Table, i professori Simone Budini e Luca Mongelli della Luiss Business School hanno poi guidato i gruppi di lavoro. “Questo è l’esercizio che dobbiamo fare oggi: una provocazione, costruiamo il nostro framework e condividiamolo”.

Al termine della sessione, il report back è stato poi affidato agli stessi direttori partecipanti:

Simona D’Oca, JLL: “Il primo il punto chiave è stato proprio comprendere quali siano gli obiettivi interni di una società e invece quelli che sono le attenzioni di sostenibilità verso il cliente”.

Stefania Colombo, IGT: “Facendoci guidare dagli SDGs, abbiamo individuato il numero 13 che crediamo sia piuttosto universale. Il numero 5, allo stesso modo, credo che abbia le stesse caratteristiche indipendentemente dal settore e il 12 per chi si occupa di manufactoring”.

La community SDGs dei Sustainability Director si incontrerà nuovamente il prossimo 4 giugno, via web su ZOOM.