La Institutional Relations SDGs Community promossa da SDGs Leaders si è incontrata il 18 marzo per il secondo appuntamento del percorso dopo l’Opening Meeting nella CEOforLIFE Club House in Piazza Montecitorio dello scorso 20 febbraio. In questa occasione, i partecipanti hanno preso parte al meeting via web incentrato sul tema: RISORSE UE, RECOVERY PLAN, PNRR E INVESTIMENTI PER LA SOSTENIBILITÀ.
Ad aprire l’incontro Marco Gallo, Managing Director di SDGs Leaders: “Portiamo avanti il lavoro iniziato nel corso dell’opening meeting, lanciando un manifesto che possa essere il punto di partenza di un cambiamento necessario”.
Simone Dattoli, Inrete: “Riprendiamo il filo dell’incontro di qualche settimana fa, dove abbiamo parlato anche del rapporto tra public affairs e sostenibilità. Sappiamo che il legislatore per natura deve contemperare una serie di tematiche ampie e avere un dialogo con chi rappresenta interessi specifici è sicuramente fondamentale”.
Gabriella Favuzza, Renault Italia: “Il primo filone è quello di una regolamentazione dell’attività e poi ne esiste un altro sull’esigenza sempre più pressante per le aziende di mettersi insieme per portare avanti delle istanze in maniera sinergica. L’attività dei public affairs esce dai corridoi delle Istituzioni per diventare terreno di condivisione da parte di aziende di settori diversi”
La seconda parte dell’incontro ha visto il coinvolgimento dei partecipanti nel gruppo di lavoro guidato dalla professoressa Maristella Vicini: “Favorire il dialogo pubblico-privato tiene le fila di tutti i needs evidenziati. La parola chiave è integrità, che dobbiamo estrapolare con il nostro output”.
Renzo Iorio, ANAS: “Il primo punto è come essere in grado di parlare efficacemente e questo passa dall’autodisciplina e dalla trasparenza del messaggio che vogliamo portare. Dare contenuti e usare come leva la credibilità e l’efficacia”.
Fulvia Filippini, Sanofi: “Bisogna prevedere la trasparenza e un registro unico nazionale. Se tutte le parti interessate vanno nella stessa direzione possiamo ottenere dei risultati concreti”.
Marianna Bilotta, BAT: “In Italia manca la volontà politica di implementare l’approccio adottato in Europa: si tratta di un modello virtuoso che potremmo ricalcare nel nostro Paese”.
Daniele Orzati, Storyfactory: “Manca la narrazione che porta al codice etico. Bisogna portare la narrazione del vero operato del public affair per cambiare la percezione intorno al ruolo”.
Francesca Natalini, Lundbeck Italia: “Voglio sottolineare l’importanza di un evento di divulgazione concettuale e culturale sul ruolo e sul fatto che abbia un confronto equo e trasparente con tutte le istituzioni. Bisogna seguire l’esempio della regolamentazione di paesi dotati di registro”.
Tra gli spunti emersi nei gruppi di lavoro:
- Regolamentazione della figura del lobbysta (drafting legislativo)
- Sinergia aziendale per l’avanzamento di istanze alle istituzioni
- Registro unico nazionale
- Organizzazione di un evento che abbia come focus la divulgazione concettuale e culturale sul ruolo del public affair
- Allineare la materia del public affair all’approccio europeo
La Institutional Relations SDGs Community si incontrerà nuovamente per il terzo appuntamento del percorso il prossimo 17 aprile, in presenza, a Roma nella CEOforLIFE Club House in Piazza Montecitorio 116.