Si è svolto lo scorso lunedì 11 marzo il primo incontro della Mobility SDGs Community, l’ultima proposta in ordine temporale promossa da SDGs Leaders per indagare sempre più fondo l’impatto e l’implementazione della sostenibilità all’interno delle imprese. Nel corso dell’opening meeting, il tema trattato è stato quello dei “Trend e fattori abilitanti per lo sviluppo delle smart cities”.
A dare il benvenuto ai partecipanti e ad esporre le modalità di lavoro di SDGs Leaders è stato Marco Gallo, Managing Director: “Il nostro è un percorso basato su formazione e condivisione che mira a costruire, promuovere e sviluppare un sistema di Reti di Intelligenza Collettiva”.
I saluti istituzionali sono stati poi affidati a Ciro Buonajuto, Sindaco di Ercolano e Vice Presidente ANCI. Il suo è stato un prezioso intervento sull’analisi dell’importantissimo lavoro svolto nel momento in cui pubblico e privato collaborano attivamente: “Nella mia realtà la mobilità sostenibile è stata considerata per molto tempo un lusso inutile ma ora la mentalità sta cambiando grazie all’aiuto dei più giovani e delle realtà private. Attraverso l’ANCI, le città italiane hanno sviluppato gruppi di lavoro che affrontano le sfide comuni di tutte le realtà”.
Per l’analisi sull’andamento dell’Italia nel raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, il meeting ha visto la presenza di Luigi Di Marco, ASvIS: “I trasporti, negli schemi di sviluppo sostenibile, sono una trasversalità. Presi singolarmente, sono invece uno strumento indice per guardare agli obiettivi dell’Agenda 2030 e capire a che punto siamo”.
La parola è poi passata ai partecipanti, chiamati in causa nella Round Table “Aziende a confronto”:
Nicola Casale, Autostrade per l’Italia: “Dobbiamo andare oltre le normative andando a lavorare per cambiare la mentalità che circonda queste tematiche. Quello che vedo più chiaro e necessario è il carpooling”.
Barbara Melotti, Aeroporto di Bologna: “La sinergia è un fattore fondamentale. L’azienda si è presa l’impegno di gestire la mobilità di tutta la comunità aeroportuale grazie ad una sperimentazione di sinergia pubblico-privato che speriamo possa essere replicata”.
Silvio Fornera, Sammontana: “Abbiamo impegni ambientali a 360 gradi molto marcati: siamo società benefit e questo rappresenta il nostro impegno sulla sostenibilità. Le aziende e le istituzioni pubbliche devono lavorare sul tema della cultura quando si parla di mobilità sostenibile”.
Riccardo Magnanini, Toyota Europe: “Partiamo dai valori e, come Toyota, mettiamo al centro la Persona. Abbiamo stretto accordi con il trasporto pubblico locale per lavorare sulla cultura della mobilità sostenibile all’interno della nostra popolazione aziendale”.
Francesca Bontempi, SACE: “Abbiamo abbracciato una grande trasformazione organizzativa e culturale. Il trasporto pubblico per noi è fondamentale e cerchiamo di dare ai colleghi un ampio ventaglio di possibilità per raggiungere la nostra sede”.
Maurizio Salvà, ITAS Mutua: “La nostra sede principale è Trento, città dalla conformazione geografica sicuramente particolare. Su questa tematica ho riscontrato difficoltà non solo in ambito culturale ma, nello specifico di questo territorio di riferimento, anche dal punto di vista sociale e politico. Siamo però al lavoro su nuove proposte da introdurre”.
Renzo Iorio, ANAS: “Il nostro ruolo è essere i mobility manager del Paese, in quanto sviluppiamo le strade che permettono di raggiungere località non toccate dalle infrastrutture principali. Non c’è una ricetta che vada bene ad ogni realtà ma ogni intervento va tarato su ogni singola utenza”.
Giovanni Airoldi, Gori: “Abbiamo raccolti i desiderata delle nostre Risorse e il Comune è venuto incontro alle nostre richieste. Piccole misure che partono dall’ascolto: la mobilità sostenibile deve partire dalle necessità delle nostre persone”.
Il prossimo appuntamento della Mobility SDGs Community sarà sempre via web il prossimo 11 giugno.